Particolare di un'opera di Gianni Paganelli Treviso.

Chi sono

Gianni Paganelli Treviso.

Gianni Paganelli è nato a Treviso, dove vive e lavora, il 4 gennaio 1952. Ha iniziato ad accostarsi all'arte pittorica nel 1975 con la frequenza alle lezioni del maestro Missaglia di Venezia, affinando lo studio dell'anatomia e del ritratto, sperimentando le diverse tecniche dell'olio, del pastello, dell'acquerello e dell'incisione.
La sua ricerca si é esplicata maggiormente sulla figura, fino ad arrivare al modellare con la creta il ritratto e il nudo, seguito dall'artista Elena Ortica. Ha frequentato per diversi anni lo studio di Gianni Ambrogio acquisendo la tecnica del colore acrilico e del materico (bassorilievo) col figurativo e dopo una lunga e profonda crisi al plurimaterico astratto. Attualmente si è avvicinato alla ceramica, trasferendo a questa tecnica la realizzazione delle sue opere con questa polivalente materia.
È presente nel CAM, il prestigioso Catalogo dell'arte Moderna della Mondadori, n' 29 e n' 30.
Ha allestito numerose personali nella città di Treviso presso la Galleria Comunale di "Ca' dei Ricchi", nella galleria del "Battistero" e nel "Chiostro di S. Francesco".
Nel Dicembre 2012 ha allestito una personale presso la galleria "Funzione arte Neno Moretti" di Paese (TV), nello stesso anno ha partecipato alla collettiva "Trent'anni nell'Atelier di Gianni Ambrogio" con gli ex allievi del maestro presso la Galleria Comunale "Ca' Robegan" di Treviso.
In questi anni ha partecipato a numerose mostre collettive organizzate a Treviso città e in tutta la provincia,fra le quali recentemente i"Cenacoli d'Arte lungo la strada del radicchio 2015", "Artisti triVeneti a Motta di Livenza 2015 e 2016; ricevendo unanimi apprezzamenti e riconoscimenti per il suo operato sia da parte del pubblico che dalla critica.
Hanno scritto di lui: Armando Sutor, Pier Luigi Scarpa, Francesca Cursi, Andrea Cason, Carla Prevedello.

"I suoi lavori scappano dalla parete e dai muri e viaggiano nell'aria. Toni e colori luminosi, tenui, quasi fragili che filtrano luce e lasciano spazio alla nostra lettura autonoma. Guardando le sue opere è come se fossimo dentro e oltre certe città del mondo nate in posti deserti ex novo, quanto può essere successo per Brasilia frutto delle fantasie costruttive dell'ultracentenario Oscar Niemeyer o per città arabe come Dubai con palazzi prodotti da urbanisti visionari che hanno saputo realizzare idee oltre il tempo e la moda, liberando la mente da legami e schemi storici precedenti. Con Gianni Paganelli entriamo proprio in pianeti nuovi e sconosciuti, luoghi inusuali dove la natura e le costruzioni sono frutto di esplorazioni di libertà e ricchezza umana oltre che di tecnica pittorica complessa e sapiente. Fanno di supporto a questa ricerca di architetture impossibili legno, stucco, quarzo, ceramica, per raggiungere immaginari mondi contrapposti, con materiali diversi e preziosi, fino a soluzioni totemiche di elevazione, verso ricerche metafisiche. Le contrapposizioni frequenti fra luci e ombra creano suggestioni emotive di indubbia profondità stilistica".


FRANCESCA CURSI

 

Gianni Paganelli was born in Treviso, where he lives and works, on January 4th 1952.

He first approached painting in 1975 when he attended classes held by the master Missaglia from Venice, where he refined his study of anatomy and portrait and experimented with the different techniques of oil, pastel and watercolor media and printmaking.

He carried out most of his research on the figure, going as far as modeling portraits and nudes in clay, under the supervision of the artist Elena Ortica.

He spent several years attending Gianni Ambrogio's studio, acquiring the technique of acrylic color and working with materials and texture (low relief) in figurative art and, after a long, deep crisis, he developed an abstract technique based on the use of several materials.

He is currently starting to move over to ceramics, using this versatile material for the creation of his works.

He is featured in CAM, the prestigious Mondadori Catalogue of Modern Art (Catalogo dell'Arte Moderna), Ed. nos. 29 and 30.

He has held numerous solo exhibitions at the "Ca' dei Ricchi" Municipal Gallery, in the Baptistery gallery and the Cloister of the Church of St. Francis in Treviso.

In December 2012 he set up a solo exhibition at the "Funzione Arte Neno Moretti" gallery in Paese (Treviso); in the same year he took part in the "Thirty years of the Atelier of Gianni Ambrogio" exhibition with former students of the master at the "Ca' Robegan" Municipal Gallery in Treviso.

In recent years he has taken part in several group exhibitions organized in Treviso and the surrounding province, receiving unanimous praise and awards for his work both from the public and critics alike. Armando Sutor, Pier Luigi Scarpa, Francesca Cursi, Andrea Cason and Carla Prevedello have written about him.

"His works break free from the walls and travel through the air. Bright, soft, almost fragile colors and shades filter light and allow us to freely interpret them.

Observing his works we feel as if we were in or beyond certain cities of the world built from scratch in desert places, as happened with Brasilia, born of the imagination of the ultra centenarian Oscar Niemeyer, or Arab cities such as Dubai, where buildings were created by visionary town planners whose ideas transcend time and fashions, freeing the mind from ties and previous historical patterns.

Gianni Paganelli is a door open onto new, unknown planets, unusual places where nature and the buildings are the result of exploring human freedom and wealth, as well as complex, skillful painting techniques.

A wide variety of materials support this search for impossible architectures, such as wood, stucco, quartz, ceramics, creating imaginary opposing worlds using different precious materials, right through to totem elevation solutions and research into metaphysics.

The frequent contrasts between light and shade create emotional evocations of undoubted depth of style."